Un po’ bicicletta a motore, un po’ barca, un po’ mini camper per le avventure fuori porta: questo innovativo mezzo di trasporto sostenibile è davvero universale!
Si tratta di un’idea nata dall’imprenditore londinese di origine lettone Aigars Lauzis, che ha dato forma ad un mezzo di trasporto ibrido ad emissioni zero in grado di viaggiare sia sull’acqua che sulla terra ferma.
Z-Triton si chiama il mezzo di trasporto a metà strada fra un triciclo, una piccola barca e un mini-camper. Si tratta del mezzo di trasporto ideale per chi vuole esplorare il mondo in modo economico e, soprattutto, senza danneggiare l’ambiente.
Z-triton, il mezzo universale ad emissioni zero
Si tratta di una bicicletta con motore elettrico da 1.000 Watt, dotata di caratteristiche di sicurezza aggiuntive (ammortizzatori posteriori, freni a disco, sella rialzata e più ampia) e di maggiore confort, per rendere più piacevoli anche i lunghi viaggi.
Ma è anche una barca di dimensioni contenute, che funziona con lo stesso motore della bici. Secondo l’inventore, bastano solo cinque minuti per “spostare” l’energia dal motore della bici a quello della barca. Per la bicicletta è assicurata un’autonomia di 50 km (laghi o fiumi, ma niente mare), che si riducono a 20 se si usa la barca. Ma niente paura: non si resta “a secco”! Infatti, si può pedalare in maniera tradizionale o remare per continuare a viaggiare.
Infine, Z-Triton è un piccolo alloggio di fortuna per i viaggiatori temerari. Il piccolo vano costituisce una sorta di camper dotato di ogni comfort: dal letto
alla radio Bluetooth ad un tavolino estraibile su cui mangiare o lavorare. Il camper permetterà al viaggiatore, inoltre, di portare con sé più bagagli rispetto a quelli che si possono trasportare con una semplice bicicletta. Grazie a questa soluzione sarà possibile avventurarsi nelle foreste o in altri habitat selvaggi senza il problema di non sapere dove andare a dormire o la fatica di dover montare una tenda da camping.
Z-triton: spazi, costi e caratteristiche
Per prenotarne uno, che costa 14.500 euro, parecchi in più rispetto ai 7-9.000 stimati inizialmente, bastano 100 euro. In appena 5 minuti, lo Z-Triton si trasforma da triciclo terrestre spinto da un’unità elettrica da 2 Cv a scafo galleggiante alimentato da un motore a zero emissioni da 1,56 Cv. La ruota anteriore va alzata sopra il pelo dell’acqua e le due laterali vanno ripiegate gonfiando e applicando gli stabilizzatori. Per assumerne i comandi occorre spostarsi nella parte posteriore del triciclo, dove si trova il timone, naturalmente rimovibile e a forma di “Z”, che diventa la prora dell’anfibio. In caso di maltempo c’è anche un tergicristallo, peraltro manuale.
Dopo aver rimosso le sedute, coppie affettuose, genitori-figli ma anche buoni amici possono permettersi il lusso di pernottare cullati dal movimento dell’acqua se riescono a farsi bastare un giaciglio lungo 200 centimetri, ma largo appena 85.
Gli spazi sono piccoli e ben definiti e l’allestimento è piuttosto spartano, ma l’obiettivo è soprattutto quello di potersi muovere liberamente ovunque senza doversi preoccupare di dove alloggiare. Lo Z-Triton è più di un semplice veicolo: è uno stile di vita. Anche solo per gli spazi e per l’assoluta flessibilità che richiede è quasi indispensabile un approccio “sano”, che richiede un impegno anche “sportivo”, delle gambe e delle braccia.
Un mezzo davvero sostenibile
L’ideatore ha dichiarato che l’idea di realizzare questo mezzo sostenibile è nata dopo un lungo viaggio in bicicletta durato 4 anni. Questa esperienza lo ha portato ad attraversare i continenti, partendo da Londra e arrivando fino a Tokyo, passando per Istanbul e Shanghai. Durante questo viaggio, l’uomo ha avuto modo di conoscere le difficoltà connesse al camping, ma anche quelle legate alla difficoltà di attraversare fiumi e laghi.
Sostenibilità e funzionalità hanno animato il designer lettone, che ha puntato su materiali come il compensato, elementi in fibra di canapa (la Hemp Body Car del 1937, più famosa come Ford Cannabis, ha fatto scuola) e bioplastiche per la realizzazione dello Z-Triton. Il tetto scorrevole è “decorato” con una pianta non troppo aerodinamica, ma utile quando si cucina. Essa dispone di nove pannelli fotovoltaici per garantire un po’ di energia, ad esempio per la presa Usb o per l’illuminazione artificiale.