Alla sua 60esima edizione, il Salone del Mobile 2022 porta avanti i principi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, e lo fa attraverso prodotti e progetti, esempi di un settore che accoglie sempre più a braccia aperte la transizione ecologica in atto in molti settori.
Arredamenti ecologici al Salone del Mobile: strategie di marketing?
“Eravamo abituati a pelli molto sofisticate, poco o per nulla trattate, mentre ora si sta passando a un modo più “vegan” di trattarle, mescolandole a fibre di origine riciclata. Questo crea uno choc visivo rispetto a quello che conoscevamo. E anche l’effetto tattile cambia: per noi che abbiamo un clima molto caldo, credo ci vorranno delle soluzioni per portare questi materiali nelle case», afferma la CEO di Maison Lamassu di Dubai.
La sostenibilità (ambientale e sociale) e la transizione ecologica sono dunque al centro delle strategie delle aziende dell’arredamento. Queste sono considerate ormai vero e proprio fattore di crescita e non solo una scelta etica o di marketing, come dimostrano le scelte del Salone stesso. Quest’ultimo ha, difatti, chiamato l’architetto Mario Cucinella a realizzare una grande installazione di 1.400 mq (Design with Nature) che racchiudesse in sé gli elementi cardine della circolarità e sostenibilità.
Installazione che è anche sede utile al fine di presentare il nuovo studio sugli scenari del settore arredo e le sfide per il futuro, tra cui, appunto, la transizione ecologica: «Secondo i dati della nostra direzione Studi e ricerche, le aziende del mobile che hanno ottenuto certificazioni ambientali tra il 2008 e il 2019 hanno ottenuto risultati migliori in termini di crescita del fatturato rispetto a quelle senza certificazioni», spiega l’executive director sales&marketing Imprese dell’istituto. Le imprese riconoscono che essere green conviene, non solo per un più agile accesso al credito.
Sostenibilità al Salone del Mobile: le imprese
Padovana Lago
Tra le tante imprese che possono confermarlo, c’è la padovana Lago, che ha avviato un percorso di sostenibilità a 360 gradi ormai 15 anni fa. La visione di Lago prende forma quest’anno al Salone già nello stand, progettato e realizzato con una struttura totalmente riciclabile, che permette di ridurre dell’87% le emissioni di CO2. Lago si è inoltre impegnata nella custodia di 80 ettari di bosco a San Gimignano. Infine, presenta tra le novità 2022, la collezione XGlass, una speciale tecnologia che permette di lavorare il vetro riproducendo le fattezze del marmo o delle pelli animali, preservando però la disponibilità del primo e la vita degli altri. Questa tecnologia è applicata su una serie di prodotti: cucine, comodini, tavoli, schienali ecc.
Con Riva 1920 i pali della laguna diventano pezzi di arredo
Da oltre cent’anni Riva 1920 produce arredi il cui protagonista assoluto è il legno. Al Salone del Mobile l’azienda ha esposto anche le Briccole, ossia i pali di legno che a Venezia guidano le imbarcazioni e segnalano la bassa marea nella laguna. Dal momento che questi pali vengono periodicamente sostituiti a causa dell’usura, l’azienda comasca si è impegnata a trasformarli in pezzi di arredo esclusivi.
Legno e tappi di bottiglia riciclati per la sedia di Ondarreta
Al Salone del Mobile di Milano non manca poi il design spagnolo e in particolare quello di Ondarreta, azienda familiare con sede a Oiartzun, nella regione dei Paesi Baschi.
Il brand spagnolo presenta, in tutta la sua eleganza, la sedia Hari Polypropylene. Disponibile nei colori nero, bianco e caramello, alcune parti della sedia sono realizzate in polipropilene di legno, un materiale che mescola gli scarti del processo di produzione del legno, e in polipropilene riciclato, che incorpora polimeri postindustriali dai tappi di bottiglia. Utilizzando questi composti, l’azienda spagnola si impegna a ridurre l’uso di materiali fossili vergini e la quantità di rifiuti generati durante i processi di produzione.
Gli sgabelli di sughero di ClassiCon
Dal legno al sughero, rimaniamo sempre nell’ambito della sostenibilità visitando lo stand di ClassiCon, brand tedesco con sede a Monaco. Qui non è possibile che il prodotto Corker passi inosservato, uno sgabello di sughero dall’iconica forma del tradizionale tappo per bottiglia da Champagne. Ma dietro la singolare forma, c’è di più.
Tutti i prodotti della serie Corker implementano un design sostenibile e sono riciclabili al 100 per cento.
Il sughero utilizzato per la produzione di Corker proviene dasilvicoltura locale e sostenibile. Tutti i componenti della filiera vengono lavorati in modo da evitare del tutto gli sprechi. Gli scarti della corteccia esterna, di norma inutilizzata dopo la raccolta del sughero, vengono usati come combustibile per le macchine a vapore.