È stata da poco premiata l’app Too Good To Go per il suo impegno verso la sostenibilità. A farlo è stata la comunità B Corp, che l’ha definita come una delle aziende migliori per il mondo. Avevamo già parlato dell’azienda in un altro articolo, ma oggi è da considerare assolutamente in primo piano il suo nuovo riconoscimento.
Da un’idea “rivoluzionaria” all’app contro gli sprechi
Too Good To Go è un’applicazione per smartphone che nasce con la missione quotidiana di lottare contro lo spreco alimentare. Essa permette infatti ai commercianti e ai ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata. Inoltre, permette ai consumatori di acquistare “Magic Box” a un terzo del prezzo di vendita.
Too Good To Go è nata in Danimarca nel 2015 da un gruppo di giovani che, dopo aver visto l’ennesimo buffet finire nella spazzatura, ha deciso di mettersi in gioco per invertire la rotta.
Le prime box risalgono a Marzo 2016. In quel periodo, molti ristoranti di Copenhagen hanno iniziato a postare le proprie eccedenze di cibo giornaliere ad un prezzo scontato. Sorprendentemente, molti furono gli acquisti da parte dei cittadini. Da allora lo sviluppo di Too Good To Go app è stato rapidissimo. L’Italia è stato il decimo Paese ad entrare nella rete, ad Aprile 2019.
Too Good To Go, missione e riconoscimenti
Too Good To Go nasce con l’idea di salvaguardare l’ambiente attraverso la lotta agli sprechi alimentari. Questa la mission principale dell’azienda. Come spiega nel suo ultimo report, “quando gettiamo via una banana, gettiamo anche tutto quello che è stato impiegato ed utilizzato nella sua produzione, dalla terra all’acqua e all’energia”. Per questo motivo è fondamentale cercare diffondere maggiori informazioni sul tema e ottenere una maggiore sensibilizzazione a livello mondiale.
Too Good To Go è tra le B Corporation – le aziende che vengono valutate e certificate da B Lab per il loro impatto sociale invece che sulla generazione di profitto – che raggiungono un punteggio eccezionale (top 5% a livello globale) nell’area Governance del B Impact Assessment. Un risultato significativo, considerando che Too Good To Go è stata certificata B Corporation in tutti i suoi uffici europei solo a gennaio del 2020, ma che si inserisce nella spinta sempre più accelerata dell’azienda verso la necessità di portare avanti, oltre all’impatto diretto contro lo spreco alimentare registrato tramite le attività dell’app, anche un impatto indiretto attraverso azioni, impegni e campagne volte alla riduzione non solo degli sprechi alimentari, ma anche di quelli di risorse ad essi associati.
I nuovi obiettivi di Too Good To Go
Too Good Too Go mira a diventare una delle aziende ad emissione zero. L’azienda, nel suo report, tiene a precisare che la sua ambizione non è soltanto quella di neutralizzare le emissioni, ma di fare ancora di più! Ossia eliminare quanto più carbonio possibile dall’atmosfera, più di quello che l’azienda, inevitabilmente, immette nell’ambiente.
E proprio a Luglio, l’azienda danese ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità per l’anno 2020. In quest’ultimo vengono comunicati in modo chiaro, immediato e preciso i numeri e le iniziative, con le loro conseguenze e rendicontazioni positive. Un impatto e un impegno chiaro e tangibile reso noto anche attraverso il suo prossimo impegno verso la costruzione di impianti solari in India e il supporto verso l’agricoltura sostenibile e la ri-forestazione in Perù.
“È fondamentale che questi obiettivi non rimangano solo un’idea astratta e questo impegno verso la Carbon Neutrality + è un passo importante in questo senso”, commenta Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.
Il riconoscimento come Best for the World dalla comunità B Corp, per l’azienda, è un traguardo ma anche un punto di partenza. “Vogliamo davvero fare la differenza, anche e soprattutto in Italia che proprio in questi giorni ospiterà il Pre Food Systems Summit a Roma”. Ed è grazie a queste meravigliose iniziative che la lotta allo spreco alimentare deve trovare uno spazio importante nelle nuove misure mondiali: “non è più possibile rimanere indifferenti quando parte del pianeta consuma e scarta, mentre l’altra non ha accesso al cibo”, afferma Sapora. Una cosa è certa: l’impegno di Too Good To Go verso la sostenibilità non si ferma.