Ad Ogliastra, in Sardegna, è nato un laboratorio artigianale che unisce la tradizione artigianale locale al rispetto dell’ecosistema e alla solidarietà sociale. Questo progetto si chiama Tèssere, e ci tengono molto ad evidenziare l’accento sulla prima “e” per sottolineare la parola “essere”. In sostanza, al centro del progetto c’è l’essere umano e la sua dignità – dignità che viene anche dal lavoro.
Come nasce il progetto Tèssere?
L’idea del progetto Tèssere nasce dalla riscoperta della tradizione e dei tessuti del paese di Baunei.
Sviluppato a partire dall’idea di Augusta Cabras della cooperativa Schema Libero, il progetto Tèssere consiste nella raccolta e la riconversione del materiale tessile vecchio o non più idoneo per il mercato. Tra gli oggetti più frequenti: tovaglie, lenzuola, tende, canovacci, asciugamani, ma anche maglie e abiti. L’idea, afferma Cabras, è nata all’improvviso una sera a cena fuori: “mi è caduto l’occhio su una coperta appesa: era una manta ‘e stracciu, simile a quelle che quasi ogni famiglia di Baunei ha ancora in casa”. E poi aggiunge: “improvvisamente mi sono trovata a osservarla in modo diverso. Non era solo un capolavoro di artigianato: era anche il frutto di un’arte che entro pochissimo tempo sarebbe scomparsa. E allora perché non provare a salvarla?”
Come avviene la lavorazione?
La lavorazione avviene in questo modo: i tessuti vengono tagliati a strisce, che poi vengono arrotolate. Nel telaio, queste strisce di stoffa costituiscono la trama che si unisce all’ordito, che è di lana o di cotone. E quando proprio non è possibile realizzare mantas de stracciu, grazie alla creatività e all’abilità di queste donne nell’usare ad ago e filo, nascono nuovi capi d’abbigliamento e accessori nei quali convivono tradizione e innovazione.
L’utilità sociale di Tèssere.
Il progetto Tèssere non promuove solo l’occupazione e la valorizzazione del prezioso “saper fare” delle donne ogliastrine, ma anche l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di svantaggio sociale.
I cittadini hanno accolto con interesse ed entusiasmo questa nuova sfida e collaborano donando ai centri raccolta il proprio tessile usato. Inoltre, Tèssere è riuscito a mettere insieme Comuni distanti tra loro, associazioni, società impegnate nel settore ambientale. Addirittura la Chiesa. Un “piccolo miracolo” in una terra tendenzialmente individualista.
La Coop. SchemaLibero e la Coop. L’Aquilone (responsabili rispettivamente del laboratorio di Baunei la prima e di Cardedu la seconda) stanno prendendo contatti con alcuni artigiani locali per studiare insieme nuove possibilità creative e sperimentare nuove forme d’artigianato.
L’obiettivo più importante è che Tèssere cresca e si auto-sostenga diventando una realtà forte, che sappia farsi strada sul mercato creando una nuova economia in modo etico e sostenibile.