Il cammino dell’Unione Europea verso il divieto di nuovi imballaggi in plastica procede velocemente, ma l’Italia esprime criticità. La proposta di Regolamento sugli imballaggi è apprezzata per la sua enfasi sulla prevenzione dei rifiuti e il riutilizzo, ma il documento della Rethink Plastic Alliance, che riunisce numerose associazioni ambientaliste in tutta Europa, sottolinea la necessità di ambizioni maggiori e norme più rigorose sulle sostanze chimiche dannose negli imballaggi. Le principali preoccupazioni includono esenzioni e definizioni vaghe nel testo. Si chiede un intervento tempestivo per affrontare queste lacune e accelerare l’approvazione definitiva del Regolamento, sebbene ci siano sfide date dalle richieste di maggiore flessibilità da parte di alcune nazioni, tra cui l’Italia.
Imballaggi: Il Contesto delle Politiche Ambientali UE-Italia
L’Italia si trova nuovamente in contrasto con l’Unione Europea sulle politiche ambientali. Oltre alle iniziative green sulle abitazioni e alle restrizioni sui veicoli a combustione, si aggiunge il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi. La proposta UE, nota come “Packaging and Packaging Waste Regulation,” mira a ridurre gli imballaggi superflui e a uniformare gli approcci normativi che attualmente differiscono tra gli Stati membri.
L’impatto degli Imballaggi è un problema non solo Sanitario ma anche Ambientale: I contenitori delle merci, utilizzati nel modo corretto, sono molto efficienti per evitare la proliferazioni di batteri e/o malattie e aiutano molto nella lotta allo spreco alimentare, ma, allo stesso tempo, diventano un problema ambientale. L’Europa stima che gli imballaggi siano la prima causa di utilizzo di materiali vergini (il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzati nell’UE sono destinati agli imballaggi) e rappresentano il 36% dei rifiuti solidi urbani.
Secondo il testo attuale, l’UE intende vietare una serie di oggetti considerati superflui rispetto al loro impatto ambientale. Sarà vietato l’uso di sacchetti di plastica ultra-leggeri, e la raccolta differenziata dovrà garantire il 90% di tutti i materiali da imballaggio. Alcuni oggetti destinati a sparire includono imballaggi monouso per condimenti, vaschette, bustine, scatole e vassoi. La proposta mira a sostituire le confezioni monouso con l’uso obbligatorio di packaging riciclabile.
I Paesi membri affrontano sfide nella realizzazione dei principi dell’economia circolare nella filiera degli imballaggi, economicamente vitale, ma anche cruciale per la protezione e il trasporto delle merci. Si sottolinea una certa urgenza di unificazione legislativa a tale proposito. Le differenze tra gli Stati riguardano etichettatura, definizione di imballaggi riciclabili, tariffe per la responsabilità estesa del produttore (EPR) e restrizioni alla commercializzazione di alcuni formati di imballaggio.
Il Countdown verso una Nuova Legge
L’UE non ha ancora deciso di vietare completamente gli imballaggi non sostenibili. Nel 2020, il Consiglio europeo ha accettato l’obiettivo della Commissione Europea di rendere tutto il packaging riutilizzabile o riciclabile entro il 2030. Ogni Paese membro dovrà attuare politiche per ridurre gli imballaggi e i rifiuti derivanti. La proposta ha ricevuto un primo via libera dall’UE e sarà discussa nuovamente nel prossimo mese. L’iter legislativo proseguirà durante l’assemblea plenaria tra il 20 e il 23 novembre.
Il nostro Paese guida l’opposizione al Regolamento UE. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Pichetto Fratin ha espresso preoccupazioni sulla direzione dell’UE verso il riutilizzo anziché il riciclo degli imballaggi, dichiarando che continuerà la nostra battaglia in tutte le sedi comunitarie per difendere le ragioni di una filiera innovativa, che supera i target Ue con diversi anni di anticipo, dando lavoro tutelando l’ambiente e affermando i più avanzati principi dell’economia circolare”.
In conclusione, il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi rappresenta una svolta cruciale verso la sostenibilità ambientale. La necessità di ridurre gli imballaggi inutili è un passo fondamentale per il benessere del nostro pianeta.
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