Le sneakers, tanto desiderate e apprezzate da grandi e piccoli, sono uno dei capi di abbigliamento meno sostenibili presenti nei nostri guardaroba. Infatti hanno sia un impatto ambientale e sociale enorme nella loro fase produttiva, sia durante la loro fase finale, lo smaltimento.
Secondo le recenti stime del World Footwear Yearbook, ogni anno vengono prodotte oltre 24 miliardi di paia di scarpe. Per questo motivo il futuro del settore si basa sulla ricerca di alternative ai modelli attuali di produzione e di consumo.
Sneakers e impatto ambientale
Le sneakers rappresentano un disastro in quanto prodotte in Paesi dove la catena di produzione risulta oggetto di sfruttamento e senza possibilità di ribellione. Per questo motivo nella produzione di scarpe, ci si trova di fronte aspetti oscuri del fast fashion.
Non si tratta solo del momento dell’assemblaggio a creare problemi ambientali e sociali. Infatti le sneakers si compongono di tanti materiali diversi, che vengono prodotti in aziende diverse ed è molto difficile garantire la tracciabilità e il rispetto degli standard.
Inoltre la produzione di sneakers ha un grosso impatto nelle emissioni di CO2. L’1,4% delle emissioni globali di gas serra proviene da qui. In più la maggior parte delle scarpe da ginnastica sono fabbricate prevalentemente in plastica o materiali simili alla plastica. Tutte queste plastiche derivate dal petrolio producono numeri allarmanti di anidride carbonica.
Il futuro è la sostenibilità
La grande massa di rifiuti che il consumo eccessivo delle sneakers sta causando non può passare inosservato. Pertanto i produttori stanno iniziando a lavorare sull’eco-design per arrivare alla creazione di un prodotto che alla fine possa trasformarsi in qualcosa di diverso e ecosostenibile.
Si tratta di una grande sfida, trovare un nuovo modello produttivo, selezionando nuovi materiale e producendo delle scarpe in grado di non inquinare l’ambiente, soprattutto nel loro smaltimento. Tutto questo, ovviamente, garantendo le prestazioni delle tanto amate sneakers.
Sneakers sostenibili, i brand a lavoro
I brand impegnati nella ricerca della sostenibilità si sono attivati nella produzione di sneakers green. Tra questi risaltano le Veja, sneakers vegane molto apprezzate, realizzate con materiali sostitutivi della pelle come il B-Mesh e una gomma organica prodotta a Porto Alegre.
Uno dei progetti più interessanti, per il quale dovremo attendere fino all’autunno 2021, è quello della sneakers Cyclon, prodotta dall’azienda svizzera ON Running. Cyclon nasce per essere totalmente riciclabile e questo è garantito anche dal fatto che il consumatore non acquista la scarpa ma paga un abbonamento mensile di €29,95. La durata prevista è di 6 mesi, con 600 km di percorrenza.
Anche il brand Nike ha messo in campo la sua proposta in con le Space Hippie, realizzate con filati all’85-90% in materiale riciclato, proveniente da bottiglie di plastica, t-shirt e scarti di produzione. Ovviamente, non si tratta di una scarpa circolare, così come non lo sono le nuove proposte di Adidas.
Anche in Italia stanno cominciando a nascere delle idee interessanti. Da poco la Id-Eight, una giovane startup formata da una coppia di creativi, ha lanciato il proprio progetto su Kickstarter. Le loro sneakers sono realizzate con materiali innovativi da artigiani italiani e con un design ispirato agli anni Novanta.
Infine Womsh, un’azienda veneta in cui fondatore, Gianni Della Mora, rappresenta un bell’esempio di creatività italiana. Infatti si tratta di scarpe vegane, realizzate con materiali innovativi e che alla fine del loro uso vengono ritirate dall’azienda che le ricicla.
Il progetto ESO Sport
Il progetto ESO Sport nasce in Italia per riciclare la suola delle scarpe sportive con un processo di separazione della suola dalla tomaia e la successiva lavorazione della suola, ottenendo così un granulo di gomme sintetiche. Questa caratteristica del materiale è importante e ha valore perché può sostituire o integrare la materia prima utilizzata per la realizzazione della pavimentazione anti-trauma con la quale si realizzano le pavimentazioni degli spazi pubblici.
L’obiettivo di ESO Sport è quello di creare una rete di centri di raccolta di scarpe da ginnastica usate in tutta Italia, per poterle riciclare e contribuire alla realizzazione di spazi pubblici. Il progetto ricicla anche palline da tennis e camere d’aria e copertoni. Ad oggi ESO Sport ha riciclato 541 mila paia di scarpe.
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