Il governo italiano ha annunciato una decisione storica rinunciando alla costruzione della pista da bob per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Questa scelta è stata confermata dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ed è stata accolta con entusiasmo per le sue implicazioni ambientali. È la prima volta nella storia delle Olimpiadi invernali che un evento così significativo si terrà al di fuori dei confini del paese organizzatore. Ciò aprirà la strada a un nuovo standard di sostenibilità.
Nessuna pista da bob: una Scelta importante per l’Ambiente e la Sostenibilità
Questa decisione rappresenta un messaggio audace e necessario, mettendo l’ambiente e la conservazione del paesaggio al primo posto. Le preoccupazioni ambientali sono state il principale motore di questa scelta. La costruzione dell’impianto avrebbe avuto un impatto significativo sull’ambiente, compresa la deforestazione di oltre 25mila metri quadri di vegetazione e il prelievo di 3mila metri cubi d’acqua dalle riserve comunali per la formazione del ghiaccio. Inoltre, il progetto avrebbe richiesto un considerevole investimento di 124 milioni di euro per ospitare solo quattro gare a febbraio 2026, coinvolgendo solamente 40 atleti. Questa decisione non solo dimostra il forte impegno verso una sostenibilità ambientale, ma si allinea perfettamente con l’obiettivo dichiarato di realizzare le “Olimpiadi più sostenibili di sempre.” Le preoccupazioni riguardo alla pista da bob di Cortina avevano fatto eco a critiche simili del passato. Come quelle nei confronti degli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali del 2006 a Torino, come l’impianto a Cesana.
Un Messaggio Globale di Sostenibilità e Responsabilità
L’annuncio ufficiale è stato fatto dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la 141esima Sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a Mumbai, India. La decisione ha ricevuto il supporto del CIO e della presidente della Commissione di coordinamento, Kristin Kloster Aasen, che l’ha definita una “decisione responsabile.” L’Austria è ora considerata come potenziale candidata per ospitare queste gare, con Karl Stoss, presidente del Comitato olimpico austriaco e membro del CIO, che si è dichiarato pronto a sostenere questa opzione. La rinuncia alla costruzione del “Cortina sliding center” è stata influenzata da vari fattori, tra cui quelli economici. Il costo iniziale previsto di 40 milioni di euro per il rifacimento della pista Eugenio Monti è notevolmente aumentato, raggiungendo alla fine i 124 milioni di euro a causa di vari fattori economici, tra cui l’inflazione. Mentre la sede per le gare di bob, skeleton e slittino rimane incerta, si sta considerando l’opzione di impianti in Austria o in Svizzera, come la pista di St. Moritz o quella di Innsbruck.
In ogni caso, questa decisione è da considerare una vittoria significativa per l’ambiente e rappresenta un risparmio importante per le finanze pubbliche. Infine, si tratta di una dimostrazione di responsabilità nell’era moderna delle competizioni sportive globali.