OVS apre a Bari e dà vita a un polo innovativo che unisce tecnologia, sostenibilità e sviluppo occupazionale. Un investimento da 33 milioni di euro che non parla solo di numeri, ma di futuro, territori e persone. Qui, nell’area industriale del capoluogo pugliese, sta prendendo forma un hub all’avanguardia che dimostra come l’economia circolare non sia solo un concetto, ma un modello concreto di innovazione, capace di generare valore per le aziende, per l’ambiente e per la comunità.
Una seconda vita per i capi invenduti
Il cuore pulsante di questo progetto è il centro multifunzionale per il ricondizionamento dei capi invenduti, già operativo da gennaio 2025. Con una superficie di 15.000 metri quadri e un impianto in grado di trattare fino a 70.000 capi al giorno, l’obiettivo è chiaro: ridurre gli sprechi, allungare la vita dei prodotti e raggiungere quota 15 milioni di capi ricondizionati entro il 2026.
Ma la vera innovazione non è solo nei numeri. È nella visione. I capi recuperati tornano sul mercato con una nuova etichetta, trasparente e consapevole, che ne racconta la seconda vita. Il processo è ottimizzato grazie a modelli di automazione intelligente e tecnologie di intelligenza artificiale, rendendo il ricondizionamento non solo efficiente, ma anche replicabile su scala industriale.
Un ecosistema dove la circolarità è anche digitale
Il progetto OVS a Bari non si ferma al riuso. Al contrario, poggia le basi su un’idea forte di trasformazione digitale come motore della circolarità. Il polo tecnologico associato al centro multifunzione sviluppa soluzioni innovative per il retail, lavora su cybersecurity e AI, e collabora strettamente con realtà accademiche d’eccellenza come il Politecnico di Bari.
Economia circolare è anche economia sociale
Oltre all’impatto ambientale, il progetto ha un forte valore sociale. Al momento, sono 55 le persone impiegate tra ingegneri digitali, esperti in AI e operatori del ricondizionamento. Ma il numero è destinato a crescere: 125 occupati a regime. Non è solo un investimento in tecnologia, ma nelle competenze del territorio, nelle opportunità per i giovani, nel ritorno di quei cervelli spesso costretti a cercare altrove.
OVS apre a Bari e rafforza il ruolo della città come snodo strategico dell’economia circolare. Una realtà che diventa esempio di come il Sud possa essere protagonista della transizione sostenibile.
Il Sud che innova, il futuro che riparte
Il progetto OVS è anche la dimostrazione che il Sud Italia può diventare un laboratorio d’innovazione circolare. Grazie a un mix vincente di visione industriale, sinergie istituzionali e competenze locali, la Puglia si afferma come una regione capace di attrarre grandi investimenti, creare occupazione qualificata e trasformare i principi della sostenibilità in modelli concreti di crescita.
Per noi di BuyCircular, raccontare storie come questa significa dare voce a un nuovo paradigma industriale, dove il valore non si esaurisce con il primo utilizzo e dove l’innovazione è al servizio delle persone e del pianeta.
Il messaggio è chiaro: il futuro non si costruisce a caso. Si progetta, si investe e si rigenera.
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