Stagione dopo stagione, l’industria della moda avverte sempre più forte la necessità di diminuire il proprio impatto sull’ambiente. Già sono molte le iniziative che preludono a sviluppi promettenti, come dimostrano, ad esempio, le passerelle dell’autunno inverno 2022 2023. La moda avverte forte la necessità di diminuire il proprio impatto ambientale: ecco i 4 momenti più virtuosi delle collezioni A/I 2022.
Le borse di Stella McCartney in pelle d’uva
Stella McCartney è nota per il suo approccio rigorosamente no-leather, rispettoso degli animali, che l’ha portata ad utilizzare alternative vegane alla pelle animale, come quelle ricavate dai funghi. Per la collezione primavera estate 2022, ad esempio, la stilista aveva realizzato un modello di borsa realizzato in Mylo, un materiale ottenuto dal micelio, l’apparato vegetativo dei funghi. Nella stagione autunno inverno 2022 2023, invece, è stato il turno dell’uva. La designer britannica ha, infatti, creato una nuova gamma di borse utilizzando gli scarti delle aziende vinicole italiane.
Le radici (di fungo) del cappotto in pelle vegetale di Balenciaga
La (finta) tempesta di neve sotto la quale si è svolta la sfilata autunno inverno 2022 2023 di Balenciaga è stato il modo per richiamare l’attenzione sulla crisi climatica. Ipnotizzati da quell’incredibile atmosfera da inverno quasi “apocalittico”, tuttavia, potete notare il cappotto in pelle vegana, realizzato cioè con un materiale alternativo ricavato dalle radici dei funghi e sviluppato appositamente per il brand.
Diesel lancia il denim completamente riciclato (e H2O-free)
Negli ultimi anni sono stati portati avanti enormi passi per quanto riguarda la sostenibilità del tessuto jeans, e Diesel è stato uno dei primi brand a progettare nuovi modelli sostenibili. La collezione autunno inverno 2022 2023 ha visto la presentazione dei primi capi realizzati in denim completamente riciclato, cotone ed elastan. Tutti tinti con un procedimento che non richiede l’utilizzo di acqua, una novità che ha segnato una pietra miliare nella storia di Diesel.
Tessuti da rivestimento per Harris Reed
La collezione “Found” di Harris Reed, presentata lo scorso settembre a Londra, rappresentava un fashion statement molto eco-consapevole. Era infatti realizzata utilizzando abiti da sposa usati che originariamente erano stati donati a Oxfam. Quest’ultima è una confederazione internazionale di organizzazioni non-profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale. Fortunatamente, durante una vacanza in Italia, Harris Reed ha scoperto l’archivio dei tessuti di una storica dinastia di mobilieri e antiquari veneti, i Bussandri. Si è trattato di una coincidenza che gli ha permesso di utilizzare materiali preesistenti anche per la collezione autunno inverno 2022 2023.
L’abito di Atlein realizzato con le cialde del caffè
La moda sostenibile può essere anche divertente. Antonin Tron, per le collezioni 2022 ha deciso di usare solo materiali già presenti nel suo studio. E quando parliamo di “materiali” bisogna intendere proprio qualsiasi cosa. Un esempio? I pezzi forti della collezione sono un top e un abito, realizzati con cialde usate di caffè Nespresso, che sono state cucite insieme a formare una sorta di reticolato.