Le cavallette potrebbero sembrare degli insetti innocui, ma in realtà possono causare gravi danni alle coltivazioni; ancora una volta, l’uomo paga la sua noncuranza verso il nostro pianeta.
Nel nostro Paese, più precisamente in Sardegna, è infatti in atto un’invasione di cavallette così grave da obbligare addirittura a dichiarare lo stato di calamità.
Ecco, in breve, cosa sta succedendo.
Cosa succede in Italia: lo stato di calamità
Nella provincia di Nuoro gli insetti si stanno impossessando di terreni e di coltivazioni. Le cavallette stanno invadendo le strade, stanno entrando nei giardini e nelle abitazioni. Uno scenario davvero apocalittico, che va, purtroppo, al di là del semplice allarmismo. Il fenomeno, come riportato dal quotidiano La Stampa, è stato attenzionato anche dai ricercatori dell’università della Sardegna, che stanno cercando di individuarne le cause.
A essere più colpiti sono i terreni destinati al pascolo e al foraggiamento. Non è un caso, dunque, che questa invasione vada di pari passo anche con l’abbandono dei terreni, ormai incolti, che ci sono in diverse regioni italiane. Al momento, la coltivazione maggiormente danneggiata è quella del grano, con le spighe completamente divorate.
La Sardegna è attualmente una regione profondamente colpita, tanto che l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, ha annunciato lo stanziamento di un fondo di 800mila euro distribuito in tre anni per l’attuazione delle misure di contenimento e di contrasto alla diffusione del fenomeno delle infestazioni di cavallette.
Ora i campi distrutti sono arrivati a quota trentamila ettari. Ma, secondo le stime delle organizzazioni come Coldiretti Nuoro-Ogliastra (il centro dell’Isola è indubbiamente il più colpito), si arriverà presto a 50mila.
Le infestazioni in passato
Questo tipo di infestazioni sono ricorrenti nell’isola ed erano piuttosto frequenti fino alla seconda guerra mondiale quando, nel 1946, avvenne una infestazione di dimensioni catastrofiche interessando tutta la superficie della regione.
Fu in quell’occasione che alcuni entomologi tentarono di risolvere definitivamente il problema. In che modo? Introducendo sull’isola un insetto coleottero che si nutriva delle uova della cavalletta. Si chiama la variabilis mirabilis, presente nella penisola italiana ma non in Sardegna.
La variabilis mirabilis si insediò perfettamente sull’isola e incominciò la sua azione benefica nei confronti delle cavallette tant’è vero che, dopo la seconda guerra mondiale, questi episodi di infestazioni così massicce si verificarono piuttosto raramente.
Una delle ultime risale a una trentina di anni fa, alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso, in corrispondenza di un periodo piuttosto siccitoso degli ultimi decenni.
Le cause dell’infestazione di cavallette
Ma perché la Sardegna si è ritrovata a dover fronteggiare l’ “assedio” delle cavallette? Le cause sono da individuare nel clima. Le temperature record registrate negli ultimi due anni, insieme alla siccità e agli incendi, hanno fatto sì che il territorio creasse l’habitat perfetto per questi insetti originari dell’Africa.
La combo con la presenza di aree incolte può essere devastante. L’estate in Sardegna, e molto probabilmente anche in altre aree dell’Italia, si annuncia all’insegna di questa emergenza devastante che ha già creato danni incalcolabili a centinaia di agricoltori.