La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione italiana

Nel pieno della crisi climatica globale, dopo anni di discussioni parlamentari, la tutela dell’ambiente entra ufficialmente nella Costituzione italiana. La Camera ha approvato definitivamente la proposta di legge che modifica due articoli costituzionali, il 9 e il 41, al fine di tutelare l’ambiente, le biodiversità, gli animali e gli ecosistemi. Ciò che è importante è che tutto ciò è stato pensato anche nell’interesse delle generazioni future.

È la prima volta che viene modificata la prima parte della Costituzione (quella composta da 12 articoli). Si tratta di quella parte riguardante i principi fondamentali dell’Italia. Il testo ha ottenuto 468 voti favorevoli, un solo contrario e sei astenuti. La riforma, già approvata dal Senato a Novembre 2021, entra subito in vigore. Quindi, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’iter è concluso e non occorre stabilire un referendum confermativo.

Le modifiche della Costituzione italiana

Ecco come cambiano gli articoli della Costituzione italiana.

  • All’articolo 9 “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” viene aggiunto “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

L’intervento su i primissimi articoli della Carta, è oggettivamente delicato. Questo perché, vi si è sviluppato un dibattito anche a livello giuridico in quanto c’è un filone della dottrina che ritiene quegli articoli non suscettibili di revisione. Quindi, si è preferito aggiungere un paragrafo piuttosto che modificare il testo originale.

  • Mentre all’Articolo 41 “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” è stato aggiunto “alla salute, all’ambiente”. Infine, al “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali” viene aggiunto e ambientali”.

In una nota, il presidente della Camera Roberto Fico, ha detto che “si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese”. Anche per il Governo, è “una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità nell’interesse delle future generazioni”.

  • La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano da tutelare da parte dell’economia. Al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. E lo stesso articolo modificato afferma anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

Le parole del ministro per la transizione ecologica

“Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio la presenza del governo che crede in questo cambiamento. Grazie a questa revisione della Costituzione italiana, la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente”. Così il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato il voto. “È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi diventi un valore della nostra Repubblica. Si tratta di un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni. Questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”, ha poi proseguito il ministro in una nota.

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