Nel 2021 l’Islanda ha visto l’inaugurazione dell’impianto di assorbimento di CO2 più grande del mondo. Questo innovativo impianto, denominato Orca, ha l’ambizioso obiettivo di rimuovere circa 4.000 tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera ogni anno. Questo volume di CO2 corrisponde alle emissioni di circa 870 automobili, offrendo una significativa riduzione del carbonio nell’aria.
Funzionamento dell’impianto
Il progetto Orca è stato sviluppato dalla società svizzera Climeworks, e il suo nome deriva dalla parola islandese “orka”, che significa “energia”. L’impianto è composto da quattro unità di assorbimento, ciascuna equipaggiata con due grandi contenitori metallici. Questi contenitori, simili ai container per il trasporto marittimo, sono dotati di potenti ventilatori che aspirano l’aria atmosferica e la convogliano all’interno. Una volta dentro i contenitori, un materiale filtrante estrae la CO2. La CO2 catturata viene poi trasferita a dei collettori sotterranei, dove attraverso un processo di mineralizzazione viene convertita in minerali solidi e stoccata a circa mille metri di profondità. Il funzionamento dell’intero impianto è alimentato da energia rinnovabile, proveniente da una centrale geotermica vicina, contribuendo così a una riduzione complessiva delle emissioni di carbonio.
Impatto e sfide
Secondo le stime di Climeworks, Orca potrebbe contribuire significativamente alla lotta contro i cambiamenti climatici, catturando annualmente 4.000 tonnellate di CO2. Questo volume rappresenta una riduzione notevole in termini di emissioni di gas serra. Tuttavia, la realizzazione e gestione di tali impianti comportano spese considerevoli. L’installazione di Orca ha avuto un costo di circa 15 milioni di dollari e, al momento, opera solo parzialmente. Inoltre, a livello globale, solo 15 impianti di assorbimento sono attivi e catturano complessivamente circa 9.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Prospettive future
Nonostante il costo elevato e le sfide associate alla scalabilità di questi impianti, la tecnologia di cattura e stoccaggio della CO2 rappresenta un’opportunità promettente per affrontare la crisi climatica. Gli sviluppi futuri potrebbero portare a miglioramenti nella riduzione dei costi e nell’efficienza operativa. Se il settore riesce a superare le attuali limitazioni economiche e tecniche, potrebbe giocare un ruolo cruciale nella mitigazione delle emissioni di carbonio a livello globale, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine.