Il Progetto C-City: Verso una Genova Circolare

Economia Circolare: Genova e il Riconoscimento di URBACT per il Progetto C-City

L’economia circolare rappresenta una delle soluzioni più innovative per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. In un mondo caratterizzato dall’esaurimento delle risorse naturali e dal cambiamento climatico, il modello di economia lineare basato su produzione, consumo e smaltimento appare sempre meno sostenibile. In questo contesto, la città di Genova si distingue come esempio virtuoso grazie al progetto C-City, recentemente premiato dall’Urbact Monitoring Committee come una delle migliori pratiche europee per la sostenibilità.

Il Progetto C-City: Verso una Genova Circolare

Nato nel 2021 come parte dell’Action Plan Genova 2050 e della Strategia Lighthouse, il progetto C-City si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare Genova in una città circolare entro il 2050. Il concetto alla base di questa iniziativa è semplice quanto rivoluzionario: trasformare i rifiuti in risorse, chiudendo il ciclo di vita dei prodotti e riducendo l’impatto ambientale della città.

La strategia di C-City si articola su tre pilastri fondamentali:

  • Eco-design: progettare prodotti con un ciclo di vita più lungo, utilizzando materiali sostenibili e facilitandone il riuso.
  • Long-use: promuovere l’estensione della vita utile degli oggetti, incentivando pratiche di riparazione e rigenerazione.
  • Re-use: dare nuova vita ai materiali e agli oggetti attraverso il riciclo e la condivisione.

Un Percorso di Successi e Riconoscimenti

L’impegno di Genova nel promuovere l’economia circolare ha portato a numerosi riconoscimenti. Tra i traguardi più significativi, spiccano:

  • La firma della European Circular Cities Declaration nel 2022, un impegno formale per sviluppare una strategia circolare entro due anni.
  • Il Primo Premio per lo Sviluppo Sostenibile 2023, assegnato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile ed Ecomondo-Italian Exhibition Group.
  • Il Premio di Eccellenza Nazionale “Verso un’economia circolare” 2023, promosso da Fondazione Cogeme ETS in sinergia con Kyoto Club.
  • Il marchio URBACT Good Practice 2024, ricevuto dal Comitato di monitoraggio URBACT il 29 ottobre 2024 a Veszprem (Ungheria), che ha selezionato Genova tra 116 progetti premiati su 249 presentati.

Azioni Concrete per un Futuro Sostenibile

Nel concreto, il progetto C-City ha già avviato iniziative innovative per rendere Genova un punto di riferimento dell’economia circolare. Tra le più importanti troviamo:

  • La creazione di un Circular Hub cittadino, un centro per promuovere la cultura del riuso e del riciclo.
  • L’istituzione di un Circular Desk per le imprese, un punto di riferimento per aiutare le aziende a sviluppare modelli di business circolari.
  • La sperimentazione di “Circular District Market 2.0”, un nuovo modello di mercato basato sul recupero e la valorizzazione delle risorse.
  • L’apertura del Centro Riuso Surpluse, situato nei locali dell’ex mercato comunale di Via Bologna, dove cittadini e imprese possono donare e trovare oggetti riutilizzabili.
  • La realizzazione di 16 eventi settoriali dedicati alla sostenibilità, che hanno toccato temi come il cibo, il tessile, l’ecofashion, l’energia, il plogging e il riuso.

L’Impatto Ambientale e Sociale dell’Economia Circolare

L’adozione di un modello di economia circolare non è solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica. Ridurre l’uso di materie prime, trasformare rifiuti ed energia inutilizzata in nuove risorse significa contribuire alla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti, mitigando gli effetti del cambiamento climatico e riducendo lo stress sulle infrastrutture urbane. Inoltre, promuovere il riuso e il riciclo crea nuove opportunità di impiego e favorisce lo sviluppo di un’economia locale più resiliente.

L’esperienza di Genova con il progetto C-City dimostra che la transizione verso un modello circolare non è solo possibile, ma rappresenta una strada vincente per il futuro delle città europee. Con l’implementazione di pratiche virtuose e l’impegno delle amministrazioni locali, le città possono diventare veri e propri motori di cambiamento, capaci di guidare la società verso un’economia più equa, sostenibile e innovativa.

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