L’industria del giocattolo sta prestando particolare attenzione a temi relativi alla sostenibilità e ai materiali riciclabili che abbiano un impatto meno incisivo sul futuro ambientale. Non si tratta di un’impresa facile: la necessità di salvaguardare l’ambiente incontra quella di fare in modo che i propri prodotti continuino ad essere gli stessi. Eppure è sempre più evidente e certo: anche i giocattoli saranno più ecosostenibili.
I materiali ecosostenibili
Produrre e distribuire giochi “ecofriendly” comporta sicuramente costi superiori a quelli dei comuni giocattoli. Si tratta di costi dovuti ai nuovi materiali utilizzati ma che possono essere ammortizzati nel tempo. Questa considerazione è valida soprattutto se consideriamo alcune caratteristiche del gioco quali qualità, sicurezza, durevolezza.
Difatti, grazie ai nuovi strumenti tecnologici, i produttori riescono a lanciare sul mercato giochi che, oltre a prestare attenzione all’ambiente, rispettano gli alti standard delle direttive europee in merito alla sicurezza dei giocattoli dei bambini.
Ma quali sono i materiali che vengono utilizzati per produrre giocattoli ecosostenibili?
- Bioplastica: per la produzione di questo particolare tipo di plastica vengono utilizzate materie prime di origine vegetale rinnovabili quali mais, cereali, patate. Il processo di produzione non rilascia CO2 nell’atmosfera ed i prodotti sono riciclabili al 100%.
- Legno: proveniente da foreste in cui vengono rispettati rigorosi standard ambientali. Questo materiale è durevole, sicuro e stimola l’immaginazione.
- Carta Riciclata: la produzione della carta riciclata comporta due benefici. Se da un lato si riduce il disboscamento, dall’altro diminuisce la quantità di rifiuti destinati alla discarica.
Sono molte le aziende del settore, in Italia e nel mondo, che guardano al futuro sostenibile. Lego®, ad esempio, che gode di un’ottima reputazione mondiale, ha avviato la produzione di giocattoli ecosostenibili: mattoncini con una nuova plastica di origine vegetale ottenuta da canna da zucchero.
La direttiva della Commissione Europea
Innanzitutto, la Commissione Europea ha adottato una modifica sulla sicurezza dei giocattoli per limitare la presenza di anilina, sostanza sospettata di proprietà cancerogene. I nuovi limiti contribuiranno a ridurre l’esposizione a questa sostanza, che è una componente presente anche nei tessuti, nel cuoio e nei colori a dita.
In sostanza, la direttiva sulla sicurezza dei giocattoli stabilisce i criteri di sicurezza che i giocattoli devono soddisfare e le quantità massime da rispettare per poter essere commercializzati nell’Ue.
Tuttavia, è opportuno dire che, dal punto di vista normativo, lo sviluppo di un portfolio più sostenibile può anche essere una sfida e ci sono molti aspetti tecnici da considerare. Alcune sfide possono essere collegate ai materiali riciclati negli articoli. Questo perché riciclare lo stesso materiale per più volte può ridurre la resistenza fisico-meccanica del prodotto finale.
Oggi c’è una grande attenzione su come l’uso di materiali riciclati può influire sulla sicurezza chimica di un giocattolo. Ad ogni modo, è pur sempre vero che materiali riciclati non provengono sempre dai giocattoli e, quindi, non sono soggetti alla stessa regolamentazione.
L’impegno delle aziende verso gli esseri viventi e la natura
Molti produttori di giocattoli, oltre a porre attenzione all’utilizzo di determinati materiali, si occupa di fare vero e proprio attivismo. È il caso di ‘Sophie la Girafe‘, storico produttore di giocattoli per bambini, che ha annunciato l’avvio di una partnership con la Giraffe Conservation Foundation. Quest’ultima è un’organizzazione che lavora alla salvaguardia dei ruminanti più alti del mondo.
La giraffa del Kordofan, per esempio, ha perso il 90% della sua popolazione dalla fine degli anni Ottanta e oggi ci sono solo 2.000 esemplari liberi in natura. Ancora peggiore è la situazione delle giraffe nubiane, la cui popolazione è crollata del 98% e che oggi sopravvivono solo in alcune aree protette in Kenya.
L’azienda ha presentato un cofanetto che contiene la giraffa in caucciù naturale al 100% e un portachiavi, anch’esso in caucciù. Per ogni cofanetto venduto, Sophie la Giraffe dona un euro a sostegno delle attività che Gcf porta avanti nei 16 paesi africani in cui è presente.
Anche l’azienda Mondo, multinazionale del toy market, ha realizzato i nuovi BioBall, gli unici palloni realizzati con una nuova formula Bio priva di ftalati che sostituisce il 50% delle materie prime di origine fossile con materie di origine vegetale. Le caratteristiche intrinseche del prodotto non solo lo rendono il primo pallone green, ma contribuiscono anche a migliorarne l’elasticità e quindi la giocabilità.
In ultimo, ma non per importanza, la nota azienda Clementoni. Quest’ultima ha annunciato una partnership con Annagamma, società di data science di Modena. Le due hanno stretto un accordo per esplorare le possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale sui giochi. Entrambe collaboreranno per individuare nuovi approcci che consentano ai bambini e ai docenti delle scuole di interagire in modo sempre più consapevole con le tecnologie digitali.