Foglie cadute: la resilienza ucraina inizia dalla carta

Foglie cadute, resilienza ucraina

Valentyn Frechka, a soli 17 anni, ha fondato la startup Releaf Paper con l’obiettivo di rivoluzionare la produzione di carta. La sua tecnologia trasforma le foglie cadute in carta biodegradabile e riciclabile, offrendo un’alternativa ecologica alla carta tradizionale che combatte la deforestazione.

Foglie cadute: un monito di speranza

Nonostante la giovane età, Valentyn ha già ottenuto grandi successi. Ha vinto le Olimpiadi nazionali delle scienze e ha ottenuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro dalla Commissione Europea per la costruzione di un impianto pilota. La sua tenacia è stata messa alla prova dall’invasione russa dell’Ucraina, che lo ha costretto a trasferirsi in Francia. Ma il suo sogno non si è fermato: Valentyn è determinato a portare Releaf Paper in tutta Europa, con l’obiettivo di costruire tre nuovi stabilimenti nei prossimi cinque anni.

Cos’è Releaf Paper?

Releaf Paper non si limita a riciclare, ma offre una soluzione rivoluzionaria: trasforma le foglie in materia prima per la produzione di carta, cartone e imballaggi. Questo processo altamente tecnologico consente di ridurre le emissioni di C02 e di consumare meno acqua. Inoltre le foglie cadute, invece di essere bruciate o compostate, diventano materia prima per la produzione di carta.

Giovani inventori: un futuro più verde e accessibile

Oltre a Valentyn Frechka e alla sua rivoluzionaria carta ricavata dalle foglie, il Premio Giovani Inventori celebra altri giovani talenti che stanno cambiando il mondo con le loro invenzioni sostenibili e innovative.

Ne è un esempio Rochelle Niemeijer, scienziata olandese di 29 anni, ha sviluppato un kit di test portatile che sfrutta l’intelligenza artificiale per un’identificazione rapida delle infezioni batteriche. Questo strumento, fondamentale nella lotta alla resistenza agli antibiotici, permette diagnosi accurate anche in contesti remoti e con risorse limitate, migliorando l’efficacia dei trattamenti e allineandosi all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3 dell’ONU (Salute e benessere). L’invenzione di Niemeijer non solo rivoluziona l’assistenza sanitaria, ma promuove anche un uso responsabile ed efficace degli antibiotici.

 

 

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