Tre giovani hanno deciso di ridare vita alla foresta delle Dolomiti utilizzando il legno recuperato dopo il disastro di Vaia, dando vita al progetto Vaiawood.
Tra il 26 e il 30 ottobre una perturbazione atlantica ha portato sull’area montana veneta una bufera di piogge e venti che in alcuni casi hanno superato i 200 chilometri all’ora. Una potenza distruttrice che ha spazzato via 42 milioni di alberi. “In una notte sono stati abbattuti gli alberi che solitamente i boscaioli tagliano in sette anni di lavoro”, racconta Federico Stefani, uno degli ideatori di Vaiawood.
Dopo il disastro i tre giovani hanno voluto costruire qualcosa che potesse fare la differenza. Così, Federico, Paolo e Giuseppe hanno deciso di costruire oggetti utili all’uomo e rispettosi della natura utilizzando quel che si può recuperare da un disastro ambientale del genere.
Come nasce il progetto Vaiawood
VAIA è un gruppo di giovani determinati a realizzare un nuovo modello di business, per andare oltre l’idea di “consumo sostenibile”. Questo progetto nasce da un’interrogativo: “e se produrre non significasse depauperare, bensì ripristinare le risorse naturali di un ecosistema?”
Nell’ottobre del 2018 Federico, il fondatore di VAIA, vede gli effetti catastrofici della tempesta abbattersi sulla sua città natale. In quel frangente non solo scopre sulla sua pelle la gravità e la tangibilità dei cambiamenti climatici in atto, ma si rende conto che bisogna agire per svegliare la coscienza collettiva. La domanda è: come?
Decide allora di produrre un oggetto iconico: una piccola cassa che amplificasse il messaggio sul tema ambientale. Un prodotto realizzato con una materia prima finora inadoperata: il legno caduto durante la tempesta abbattutasi sulle Dolomiti.
Federico coinvolge così Paolo, conosciuto durante la laurea magistrale a Ferrara, e Giuseppe, incontrato nel festival dell’impresa di Vicenza. Dopo un anno di lavoro, i tre fondano la VAIA srl, nel 12 settembre 2019.
I prodotti del progetto
La vision di VAIA è di realizzare oggetti utili sia all’uomo che alla natura, implementando un modello di business attento non solo ai bisogni delle persone, ma che metta al centro la natura e il territorio delle Dolomiti. La sostenibilità economica per VAIA esiste nella misura in cui la sostenibilità ambientale è il risultato diretto della nostra attività d’impresa.
Tuttavia, a causa di una consistente presenza di tronchi squarciati, non è stato possibile costruire oggetti complessi e di grandi dimensioni.
Da qui ha origine il concept di VAIA: un cubo dalla forma regolare, semplice ed elegante. Ma i giovani non intendono fermarsi qui: ciascun prodotto venduto rappresenta un albero che VAIA pianterà per dare nuova vita a boschi e foreste.
VAIA è un elemento di autentico design, concepito per il tuo tempo e i tuoi spazi. Ogni VAIA Cube è unico: non esiste un pezzo uguale all’altro, perché ogni colpo d’ascia dato dall’artigiano incide un taglio che segue le naturali venature del legno, rievocando così la ferita della foresta.
La serie limitata VAIA Cube imperfetto nasce dagli alberi caduti nei luoghi più impervi ed esposti per molto tempo all’umidità e alle intemperie.
È così che prende vita il VAIA Cube imperfetto: un amplificatore macchiato da imperfezioni naturali.
VAIA Focus è un amplificatore visivo per smartphone, pensato per i momenti di quotidianità. Il nuovo oggetto VAIA ingrandisce lo schermo dello smartphone, senza l’ausilio di nessun supporto digitale. Il segreto è la lente di Fresnel: una tecnologia totalmente analogica, antica di 200 anni.