Economia circolare: i 5 record dell’Italia

L’Italia è una «superpotenza nell’economia circolare e ha la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti». A dirlo è il rapporto della Fondazione Symbola «L’Italia in 10 selfie 2022», presentato lunedì 6 giugno presso il ministero degli Esteri, in collegamento con le ambasciate italiane nel mondo e le ambasciate accreditate a Roma.

«Un’Italia che fa l’Italia può dare un contributo importante ad affrontare le crisi legate al clima, alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina in tanti settori in cui è già protagonista. Il nostro Paese – sottolinea Realacci, presidente della fondazione Symbola – dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: coesione sociale, nuove tecnologie e capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità».

Tra i punti di forza messi in evidenza: il primato nella produttività nell’uso delle materie prime, i prodotti agroalimentari registrati e protetti, in business di economia circolare.

I 5 record italiani

Economia circolare

L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (79,4%). Si tratta di un valore superiore alla media europea (48,6%) e a quello di Germania (69,1%), Francia (66,2%) e Spagna (48,7%). In termini di emissioni questo consente ogni anno di risparmiare 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 . L’industria manifatturiera italiana, grazie all’apporto di materie seconde provenienti dal recupero nazionale a cui si aggiungono materie seconde di importazione e quelle provenienti dal recupero interno, raggiunge un tasso di circolarità (rapporto tra materie seconde da riciclo e totale delle materie -prime e seconde- impiegate) pari a circa il 50%.

Efficienza nell’impiego delle risorse

Un altro record italiano è legato all’indice di efficienza nell’impiego delle risorse, un indicatore che tiene conto della produttività nell’uso delle materie prime, dell’acqua e dell’energia. Con un punteggio di 268 punti su 300, la Penisola italiana risulta essere prima in Europa. Un dato superiore alla media Ue (147 punti) e a quello di Germania (157), Francia (152) e Spagna (142). L’Italia nel periodo 2008 e 2019 ha ridotto l’uso di materie prime a parità di produzione del -44,1%, contro una media Ue del -33%. Un terzo delle imprese manifatturiere italiane ha effettuato eco investimenti negli ultimi cinque anni. Queste imprese mediamente hanno fatturato di più, esportato di più e generato più occupazione.

Tecnologie per lo spazio

L’Italia è terza al mondo per livello di specializzazione nelle tecnologie dello spazio dopo Russia e Francia, davanti Spagna e Israele. Un buon risultato è quello che la vede quinta per valori assoluti, con una quota del 4,1%, dopo Usa, Francia, Giappone e Cina. Grazie al programma COSMO-SkyMed dell’ASI, l’Italia sta costruendo un sistema di osservazione satellitare della Terra unico al mondo, con cui misurare l’impatto dei cambiamenti climatici, monitorare la gestione delle risorse naturali e gestire i rischi naturali ed antropici.

Prodotti agroalimentari

L’Italia, con 842 denominazioni, è prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti. In totale, sono 581 Denominazioni di origine protetta (Dop), 257 Indicazioni geografiche protette (Igp), 4 Specialità tradizionali garantite (Stg). I prodotti Dop e Igp contribuiscono al 21% dell’export del settore agroalimentare italiano. Inoltre, tra il 2011 e 2019 l’agricoltura italiana ha registrato un -32% sull’uso dei prodotti fitosanitari, confermandosi la più sostenibile d’Europa. Il comparto italiano con 30 mln di tonnellate di CO2 eq prodotte risulta essere più virtuoso di Francia (76 mln t) e Germania (66 mln t).

Meccanica

L’Italia è quarto al mondo per valore delle esportazioni di macchine utensili per la lavorazione dei metalli. Con 2.945 milioni di euro l’export italiano rappresenta l’8,2% del totale delle esportazioni mondiali del settore (+12,2% rispetto al 2020). Precedono l’Italia, la Germania (6.510 mln), il Giappone (6.227 mln) e la Cina (4.507 mln). Da anni la quota media di fatturato che l’Italia realizza con il mercato estero è pari al 55-60%. Sono 15.854 le imprese del settore meccanica/trasporti che hanno effettuato investimenti green nel periodo 2016-2020, pari al 40,1% del comparto!

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