Arnie intelligenti, la tecnologia per salvare le api

arnie intelligenti

L’apicoltura sposa la tecnologia per monitorare i parametri vitali delle api grazie alle arnie intelligenti. Si tratta del progetto Smartbee, realizzato dall’Università degli Studi della Tuscia e cofinanziato dalla Regione Lazio con il contributo dei fondi strutturali europei.

Questo progetto è molto significativo sotto diversi punti di vista, in quanto l’importanza delle api per la vita sul nostro Pianeta non è certo una novità. Infatti questo insetto è responsabile di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali presenti. In più è in grado di garantire il 35% della produzione globale di cibo.

La consapevolezza dell’importanza di questi impollinatori nella conservazione della biodiversità e della sicurezza alimentare è aumentata sensibilmente. Per questo motivo l’attenzione nei confronti dell’apicoltura, settore cruciale dell’agricoltura, sta crescendo sempre più anche in Italia.

Lo stesso Albert Einstein ci aveva già messo in guardia avvertendoci che “se l’ape scomparisse dalla Terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.

L’obiettivo di Smartbee, il progetto sulle arnie intelligenti

Il progetto Smartbee (Scientific-based Management Approach for RaTional BEEkeeping) è realizzato da un gruppo di aziende laziali con il coordinamento scientifico del dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Responsabile scientifico Pier Paolo Danieli.

Si tratta di un progetto pensato per sviluppare un sistema di monitoraggio degli alveari. In modo da disporre di sistemi innovativi per la cosiddetta apicoltura di precisione. L’obiettivo dell’Università è quello di creare delle vere e proprie “arnie intelligenti”, grazie a una piattaforma hardware e software per la gestione degli insetti. In questo modo sarà possibile monitorare i diversi parametri vitali delle api e dell’alveare in modo rigoroso ed efficiente.

Apicoltura di precisione

È un nuovo approccio che consente all’apicoltore di avere in tempo reale, e da remoto, informazioni sullo stato di salute delle proprie api. Inoltre attraverso questi sistemi, l’apicoltore può decidere se, quando e in che modo intervenire nel momento in cui intuisce che ci siano dei problemi. In sostanza si tratta di un’apicoltura più consapevole e attenta alle esigenze delle api e alla salute dell’alveare. Il quale ha la necessità di essere salvaguardato da diverse possibili minacce.

Tra questi i fenomeni naturali come la “sciamatura”, fino al furto e alla contaminazione da pesticidi. Questi ultimi, infatti, sono pericolosi per tutte le forme viventi e in particolare per le api da miele, quelle che l’Università alleva. Questi insetti sono rappresentativi di una categoria molto importante, ovvero quella degli impollinatori, i quali è risaputo svolgano un ruolo fondamentale per il mantenimento della biodiversità e per la produzione agricola.

Smartbee è un progetto significativo sotto diversi punti di vista e che sarebbe stato difficilmente realizzabile senza il contributo dei fondi europei. Questo perché, senza il giusto sostegno finanziario, determinate ricerche, soprattutto quelle in collaborazione tra aziende e Università, si realizzerebbero con molta difficoltà.

Per saperne di più, visita il link:

http://www.unitus.it/public/platforms/6/cke_contents/9350/PRESENTAZIONE_AZIENDA_AGRARIA.pdf

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