In un mondo sempre più consapevole della crescente scarsità di acqua dolce, un team di ricercatori proveniente dalla University of South Australia e dalla Hubei University of Technology in Cina ha gettato le basi per una rivoluzione sostenibile che potrebbe risolvere questa sfida globale. La loro iniziativa punta a produrre acqua dolce dal mare e a sviluppare sistemi di agricoltura sostenibile direttamente sull’acqua.
Questi risultati straordinari sono stati resi pubblici attraverso un articolo dal titolo “Una fattoria solare marittima galleggiante a doppio strato verticale autonoma, abilitata all’evaporazione solare interfacciale”, pubblicato sul Chemical Engineering Journal.
Agricoltura in mare: il progetto delle coltivazioni con acqua marina
Il team di ricercatori ha avviato questo progetto prendendo come punto di partenza il fatto che l’acqua, l’energia e la sicurezza alimentare rappresentano tre degli elementi più critici per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030.
Sebbene la tecnologia di evaporazione solare interfacciale (un processo che sfrutta l’energia solare per favorire l’evaporazione dell’acqua da una superficie) sia stata ampiamente studiata per la desalinizzazione dell’acqua di mare, i ricercatori hanno colto l’opportunità di sviluppare sistemi agricoli sostenibili direttamente in queste strutture.
La loro iniziativa ha portato alla creazione di un sistema di fattoria marina offshore a doppio strato, completamente autosufficiente e alimentato interamente dall’energia solare. Questo sistema affronta la crescente carenza di acqua pulita, risorse di terreno agricolo e approvvigionamento alimentare in un unico colpo.
I test su campo
Nella fase di test sul campo, sono state coltivate con successo tre colture vegetali comuni: broccoli, lattuga e Pak-Choi (noto anche come cavolo cinese) su superfici di acqua di mare. Questo è stato ottenuto con un notevole tasso di sopravvivenza dell’80%, senza la necessità di manutenzione costante o irrigazione con acqua dolce.
L’innovazione fondamentale di questa ricerca sta nella creazione di un sistema autosufficiente che sfrutta l’evaporazione solare dell’acqua marina per produrre acqua dolce e sostenere la crescita di colture autonome.
Questo sistema promette di rivoluzionare il settore dell’agricoltura e dell’approvvigionamento idrico, offrendo una soluzione alle sfide connesse alla crescita prevista della popolazione mondiale entro il 2050. Le implicazioni positive di questa scoperta sono numerose: la distribuzione verticale delle strutture consente di ottimizzare lo spazio, il processo è sostenuto interamente da energia solare ed energia marina, rendendo il sistema economico ed ecologico. La completa automazione del processo lo rende facilmente gestibile.
Il progetto prevede ulteriori sviluppi e aumenti di dimensioni per aumentare la produzione e l’efficienza dell’impianto. La sperimentazione è ancora in corso, ma il prototipo offre una prospettiva entusiasmante per un futuro sostenibile in cui l’acqua dolce prodotta da queste strutture potrebbe rappresentare una fonte di approvvigionamento potabile con una salinità inferiore ai livelli standard raccomandati dalle linee guida sanitarie internazionali.